A FIL DI SPADA - PALERMO-INTER 0-1


A FIL DI SPADA (EXTENDED VERSION) - 22 GENNAIO - PALERMO-INTER 0a1 - VITTORIA, MA CHE SOFFERENZA...

COMMENTO PARTITA:è sotto un nubifragio, a Palermo, che la nostra Inter cerca conferme, soprattutto contro un avversario in difficoltà estrema, che annaspa a fondo classifica! Il match inizia all'insegna del calcio più soporifero possibile e nei primi 5min la palla è toccata solo dai rosanero! Ma i nerazzurri devono solo prendere le misure, che pian piano sono calibrate. Ma quella col Palermo non è una bella Inter, neppure oscena, ma certo non accende cuori e occhi. Troppo caos, troppi errori, poca coesione. Tra gli sbadigli dell'intero pubblico mondiale si conclude un 1o tempo davvero desolante sotto diversi aspetti:risultato, speranze, disposizioni tattiche, il tutto reso più preoccupante dall'oggettiva pochezza del Palermo!
I tifosi nerazzurri, giustamente, mugugnano, anche perché l'Inter dei primi 45min é una delle più brutte viste in tempi recenti. Inoltre, obbiettivamente, quasi nessun giocatore ha interpretato degnamente il proprio ruolo, tranne Ivan Perisc Il Terribile e, con meno incisività rispetto al croato, Candreva.
Il 2o tempo non cancella il sonno che avvolge con una cappa soffocante Palermo e il pubblico forse si annoia meno a contare le gocce di pioggia. Il Palermo non preoccupa, ma lo fa la nostra difesa che ben conosciamo e sappiamo essere facile preda di follie e pazzie tattico-calcistiche! Serve un goal, ma soprattutto serve una svolta che sembra non arrivare! Il fattore che più preoccupa nello scorrere dei minuti é la sensazione che manchino ordine, idee chiare e che si tenti la sorte con eccessiva velleità e scarso realismo. Ma è la sostituzione di un assurdo Banega con Joao Mario a sparigliare le carte. Il portoghese mettefrizzantezza in un match da casa di cura per senilità avanzate. Lui corre, si inserisce, inventa qualche giocata e, grazie alla collaborazione del mai stanco Candreva, riesce a segnare una rete che agognavamo come acqua nel deserto. Ma il pubblico interista é critico quanto consapevole dei limiti della propria squadra e sa che nulla è scritto. Dietro ci sono le crepe di cui patiremo almeno fino al termine della stagione; alcuni giocatori, poi, nonostante il vantaggio, continuano a non rendersi conto che gioverebbero più al calcio e al mondo se non entrassero mai più nei campi di calcio.
Infatti l'Inter, fedele alla propria storia e memoria, si complica assurdamente la vita tra uno svolazzare inspiegabile di gambe e cartellini che nel loro vorticare (assieme ai testicoli di molti interisti) portano alla cacciata di un individuo di dubbia fama, sinistro, un certo Ansaldi. E allora si inizia a soffrire, come sempre. Nella realtà gotica di Palermo entra in campo il distruttore Santon che fa ciò che gli riesce meglio, cioè il meno peggio, sventolando sciabolate italiche a liberare l'area da patemi. Il finale è da operazione coronarica e per cuori forti, ma alla fine dei 5minuti di recupero portiamo a casa 3punti di sicuro meritati, in rapporto al nulla siderale mostrato dal Palermo, ma certo non onorati. Vincere così dà consapevolezza di una ritrovata serenità, eppure lascia perplessità e dubbi, perché l'Inter resta un oggetto a tratti misterioso, capace di accendere fuochi artificiali da scuola e accademia del calcio, come di spegnere ogni luce o serenità con partite che, seppur vittoriose, preoccupano per una scarsa brillantezza tattica... Non si deve dimenticare l'avversario e, contro i rosanero, si doveva fare molto di più e molto meglio! Ma nel calcio é importante anche vincere tali scontri, soprattutto in questo modo. Tre punti non si buttano mai via e un domani potranno fare la differenza tra l'abisso e la gloria. Accettiamoli con gioia, ma esistono modi migliori per raccoglierli!

PROMOSSI&BOCCIATI:nella partita soporifera, in cui l'Inter palesa un disordine tattico dionisiaco, sono pochi i giocatori che risaltano, anche se quasi tutti rasentano, pur a fatica, la sufficienza. In un mare monstrum di mediocrità si elevano Ivan Perisc e Candreva, sempre pronti a seminare scompiglio nelle fasce avversarie con dribbling ubriacanti (a volte anche per se stesso) il primo e cross riusciti a fasi alterne il secondo. Brozovic non brilla e svolge il compitino, Gagliardini oggi fa davvero poco, ma quando appare mostra intelligenza tattica, dietro Handanovic non è pervenuto, Miranda alterna buone cose a momenti di spaesamento, Murillo resta quel giocatore scarso che è, spesso fuori tempo e posizione, ma meno disastroso del solito! Icardi non si accende mai, pur correndo senza posa. Uno da lodare e applaudire, al di là del goal, é Joao Mario che, forse, andrebbe messo in campo prima, dal momento che quando entra sembra accendere spesso nuove luci e idee.
Poi inizia la nostra passione, un calvario calcistico che ha il suo primo archetipo in un giocatore giunto alla nostra corte tra squillare di trombe e presentato come la soluzione al nostro problema sulle fasce:mister Ansaldi. Oggi ha fatto stranamente peggio del solito (credo nessuno lo immaginasse possibile), ha sbagliato lo sbagliabile, ha sfoderato cross che cross non erano, bensì doni di palloni di gioco agli spettatori, forse scagliati sulle tribune per svegliare il pubblico. Ansaldi é diventato il sostituto, nei nostri dolori, del flagellante Murillo e si sta ritagliando un ruolo da continuo fastidio con onore. Non ne azzecca una, sbaglia marcature, perde posizione e si fa infilare in velocità da ogni passaggio, anche il più prevedibile ed elementare. Poi, dal momento che fino al 39esimo del secondo tempo gli sembrava di aver fatto troppo bene, ha ritenuto giusto farci ricordare di lui nel solo modo che conosceva:facendo peggio. Si è messo a pattinare sul bagnato di Palermo e con la sua proverbiale tempestività e scelta del momento giusto ha falciato un avversario facendosi male a sua volta. Così di lui ci resta un misero santino scritto sul dorso di un cartellino rosso che lo accompagna mestamente negli spogliatoi, dove speriamo resti a lungo, magari perdendosi e non trovando più la via di San Siro. Inoltre, la sua cacciata dal paradiso terrestre, con infamia, diventa ancora più soffocante perché ci obbliga a sorbirci pure Santon che mostra il meglio del suo repertorio:niente! Anche quando scalcia il pallone lontano dell'area è scomposto... Insomma, Santon é la quintessenza del nulla calcistico. Ma, se presi dallo sconforto, si allontanano gli occhi dal terzino sinistro, ecco che il lato opposto ci fa sentire accerchiati su tutti i fronti come la Germania alla fine della Prima Guerra Mondiale. La nostra sofferenza continua nelle sembianze di D'ambrosio, giocatore che si impegna, ma non ha risorse, non è da Inter, non sa dare nulla né in difesa, né a centrocampo, né in attacco. Non sa crossare, fa di tutti per evitarlo e se gli dovesse capitare... sbaglia! Gli vogliamo bene? Impossibile, forse pure sua mamma dopo ogni incolore prestazione fa fatica ad apprezzarlo.
Oggi, poi, putroppo, a malincuore, dobbiamo constatare un preoccupante appannamento di un Banega sempre più fuori posizione. Contro il Palermo non ha mai trovato il bandolo della matassa,vagava senza meta, sbagliava passaggi e rallentava una manovra già lenta di per sé. Riponevamo mille speranze in lui, ma inizia ad essere passivo e misteriosamente assente in molte partite... Con un Joao Mario così che scalpita dietro di lui é difficile sostenerlo... Gli consigliamo, tipo medici condotti, riposo e ricarica delle batterie... Ci spiace, ma per ora è così.
Giusto, dopo un ragionevole e indicativo lasso di tempo, rendere omaggio e incensare Stefano Pioli. È arrivato in punta dei piedi, declamando il suo interismo, con saggezza ha risolto a piccoli passi grandi problemi, pur senza averli cancellati tutti. Ha dimostrato umiltà e non ha preteso l'impossibile, ma il minimo sindacabile da una squadra con certe potenzialità in rosa. Ha saputo, da fine psicologo, toccare le corde giuste, restituendoci alcuni giocatori ai vecchi fasti e resuscitandone altri. A volte l'Inter ha giocato ottimo calcio, altre volte ha convinto a intermittenza, altre, ancora, non ha espresso il meglio, ma intanto ci ha portato alla sesta vittoria consecutiva. Certo, ha avuto fortuna, tutta quella che è mancata al tanto vituperato De Boer. Credo sia giusto ammettere che su di lui il sottoscritto nutriva forti dubbi, ma per ora sono felice di potermi ricredere. Sosteniamo il nostro mister sperando che le partite non solo vittoriose, ma giocate anche bene, siano sempre di più... Non dimentichiamo che le avversarie, a parte la Lazio, finora sono state abbordabili, ma un tempo nessuna lo era!

COMMENTO FINALE:abbiamo vinto e questo era ciò che più contava, farlo pur tra mille limiti e difficoltà ha un valore importante:riuscire a farcela anche senza convincere è segno di squadra convinta di sé. Certo, abbiamo limiti evidenti che forse non riusciremo mai a mondare in questa stagione:a volte tra i reparti si aprono voragini, i contropiedi ci risultano spesso fatali come le marcature fragili nei calci piazzati, abbiamo due terzini che, per quanto possano essere sostituiti, restano una disperazione assoluta, la difesa non sembra essere sempre ben registrata e un goal, più raramente, ultimamente, aleggia sempre nell'aria, senza scordarci di una demoralizzante lentezza della manovra oggi mostrata per tutto il match. Ripartiamo dal buono e lavoriamo su quel che c'è da sistemare e andiamo avanti. Nessun proclamo sul terzo posto, troppo lontano ancora, anche considerando gli avversari che abbiamo davanti, dobbiamo essere consapevoli che il percorso era irrimediabilmente compromesso e ora occorre gettare basi per il futuro. Tutto ciò senza mai far mancare il nostro sostegno:FORZA INTER, AMALA!!!

PS:sono certo, cari membri della com che seguite la rubrica e il LIVE, che vi sarete accorti della meravigliosa veste estetica di entrambe di cui +Lucia Galante​ è prima artefice. Accanto a lei brilla l'ingegno di +Licia Scuteri​ che dà linfa, vita e sostiene questa magnifica famiglia. A loro tutti i miei grazie più sentiti. Non smetto mai di essere grato a tutti i moderatori, miei cari colleghi, per lasciarmi questo spazio che adoro condividere con chi passa di qui, anche solo lasciando un +1. Dietro a quello che voi leggete c'è una grande passione per i colori nerazzurri che ci dà forza e voglia, ma ci siete anche voi, membri, che date un senso a tutto.
Oggi la versione estesa di A FIL DI SPADA è dedicata anche a voi, per celebrare degnamente insieme questa sesta vittoria.
FORZA INTER!!! AMALA!!!


Autore: Fabio Spada
 

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